Accenture/Milano: Praticamente arresti domiciliari

Sono costretto a stare collegato dalle 9 alle 18 per niente, in attesa di lavoro che, quando arriva, richiede al massimo una mezz’oretta per risolverlo.
Il lavoro non arriva tutti i giorni, ma bisogna comunque restare vigili per 9 ore al giorno, pronti a risolvere ogni eventuale problema.
Lavoriamo quasi sempre da casa, anche perché passare la giornata in ufficio senza fare niente è snervante, ma fa comunque male alla salute mentale quest’organizzazione del lavoro.
Sono in apprendistato, ma la formazione qui è nulla. Possiamo prendere certificazioni gratis, ma allo studio dobbiamo pensarci noi.
Si lavora senza ruoli prestabiliti e i dipendenti fanno a gara a chi risolve il problema prima per fare buona impressione. C’è molta competitività nell’aria e pochissime promozioni. Il clima è agitato e il ricambio di personale è frequente. Ci sono tantissimi entry level, tantissimi manager, ma pochissimi senior.
Gira voce che le direttive dall’alto sono: “assumere più indiani”