Spindox/Full-Remote: Una cultura industriale a dir poco tossica

Personalmente sono sempre stato appassionato di IT: faccio pentest, soluzioni di network difensive, progetti per webapp e videoludici come part-time, e penso che non ci sia modo migliore per odiare il settore di lavorare in consulenza.
Ho notato, consistentemente, una ostilità tra colleghi incredibile, che si intensifica se sei un esterno, o cosiddetto “lavoratore di secondo grado”. In generale nessuno vuole aiutare, lo stack tecnologico è a dir poco paleolitico e si lascia tutto in mano ad un solo sviluppatore che, naturalmente, si inacidisce per via delle responsabilità eccessive date.
Questo è un pattern, che purtroppo vedo ripetersi, e che richiede TANTI sacrifici nella propria vita privata per una retribuzione media o sotto la media per l’esperienza che si ha sul mestiere.
I programmatori in Italia sono visti come delle scimmie, e per questo hanno diritti e retribuzioni basse: tentate all’estero che magari la RAL aumenta.