L’azienda in sé è buona, offre un buon equilibrio lavoro vita privata, un buono stipendio e ottimi benefit (assicurazione sanitaria, welfare, convenzioni ecc). Negli ultimi anni sta provando a modernizzarsi sotto tanti punti di vista (cultura aziendale, stack tecnologico ecc) ma il cambiamento è lento e si percepisce spesso uno stacco tra la comunicazione (quello che l’azienda vorrebbe essere: moderna, inclusiva ecc) e la realtà: nel linguaggio quotidiano dei colleghi, nella diversity della popolazione aziendale e nelle posizioni manageriali, nella (scarsa) attenzione alla genitorialità, si coglie come molti cambiamenti siano ancora lontani dall’attuarsi. A livello di management, quando ho comunicato la gravidanza mi è stato fatto capire che questo bruciava ogni mia prospettiva nell’ambito del percorso di crescita che mi era stato prospettato quando sono stata assunta, nonostante abbia preso il minimo dei mesi di maternità possibili.